Presentazione di A Cielo Aperto, Libreria Brac, Firenze, 15 dicembre 2016
 
 

Presentazione del Volume A Cielo Aperto, Pratiche di collaborazione nell'arte contemporanea a Latronico.
Nell'ambito della rassegna Scripta l’arte a parole, a cura di Pietro Gaglianò
Libreria Brac, Firenze, 15 dicembre 2016, con Bianco-Valente, Pasquale Campanella e Pietro Gaglianò.

“A cielo aperto”, un progetto racchiuso tra una copertina e un retro e un titolo ampio.
Un percorso di dieci anni. Contaminazione tra arte e territorio, dove territorio recupera la duplice presenza e l’incontro tra persone e ambiente. Contaminazione tra artisti e abitanti, su un palcoscenico in continua trasformazione, un centro dell’entroterra lucano.
Contaminazione tra tradizione e contemporaneità.
Progetto diffuso e “opere che chiedono qualcosa”. A Firenze la presentazione dell’esperienza è partecipata, in continuità con il progetto protagonista. Le anime del progetto sono presenti con Elisabetta, Bianco Valente, Campanella. Siamo nella libreria Brac.
Il progetto è strutturato e le opere molteplici. Nel libro c’è spazio per tutti i progetti e per gli artisti: “Cente”, “Ogniddove”, “Centocapre”. Le immagini di chi conosce quei posti corrono nei vicoli a cercare le parole prima a matita sulle cartoline e poi in ferro sui muri del progetto “una parola per Latronico” e il processo di partecipazione per la scelta di “una Bandiera per Latronico”.
C’è spazio per ricordare l’accoglienza, il riconoscimento, l’arte come espressione e come coinvolgimento, la prima passeggiata per le strade, la prima volta in piazza, la proposta dei laboratori per la comprensione reciproca.
Si discute l’oltre tangibile del non chiedersi il significato di un’opera, del percorrere nuovi meccanismi da parte di abitanti e penetrare i meccanismi dell’artista, fin dove possibile e oltre. Si richiama alla mente la realizzazione delle opere permanenti che non sono altro che “la cristallizzazione di un lavoro più profondo e invisibile, nella mente delle persone”.
Cosa rimane lì mentre altri ne parlano da lontano? La realizzazione “su piccola scala delle dimensioni del possibile”, la scoperta della possibile “partecipazione popolare”, in uno sforzo istintivo e intuitivo. Resta l’immagine di uno spettatore di piazza dell’avanzamento del lavoro, la curiosità di scoprire e la voglia di raccontare il sacro e la sua antecedente maschera profana e la sua attuale rivisitazione. Resta l’interpretazione di un progetto che parte da una “dimensione locale”. Resta un “racconto aderente al tessuto” da raccontare. La storia di singoli abitanti e della comunità. Resta un dialogo in cui il bisogno della comunità e dell’artista si scoprono e si alternano resta “un’arte non congelata”, ma viva.
Resta tutto impresso secondo un principio per cui un’opera sfugge e invade il contesto e lo trasforma e si nutre del cambiamento e lo riattiva e fa parlare di sé.

- Testo e foto di Giuseppina Renna -

Il libro:
A cielo aperto. Pratiche di collaborazione nell’arte contemporanea a Latronico
a cura di Bianco-Valente e Pasquale Campanella,
postmedia books 2016 - 296 pp. 186 ill. a colori, formato 170x240 mm, isbn 9788874901685, 21 Euro.
Contributi di Maria Teresa Annarumma, Aste&Nodi, Angelo Bianco, Bianco-Valente, Simona Bordone, Pasquale Campanella, Giusy Checola, Tommaso Evangelista, Pietro Gaglianò, Thomas Gilardi, Elio Grazioli, Matteo Innocenti, Marco Petroni, Alessandra Pioselli, Leandro Pisano, Pietro Rigolo, Elena Giulia Rossi, Gabi Scardi, Elvira Vannini.