Francesco Bertele', Centocapre, A Cielo Aperto 2014
In collaborazione con la performer Madely Schott, l’artista Giuseppe Giacoia e lo storico dell’arte Pietro Rigolo
L’opera Centocapre consiste in una progettazione partecipata di invenzione di una mitologia legata a tradizioni passate, eventi collettivi contemporanei e immaginari futuribili. Attraverso il coinvolgimento della comunità, con un’operazione di creazione, interpretazione e manipolazione,
l’obiettivo è stato quello di creare una narrativa il cui oggetto è la nascita o il ritrovamento di una figura mitologica, legata a manifestazioni e ritualità pagane rigenerate. Un evento partecipativo, la cui ambizione è stata quella di creare un “monumento sociale”.
Il progetto è stato sviluppato nell’arco di un anno grazie a diverse residenze che ne hanno permesso la realizzazione. La prima fase pubblica è avvenuta nell’estate 2014 con due iniziative: un workshop, con la partecipazione di bambini e adulti, in cui Bertelé e i suoi collaboratori hanno ricostruito e interpretato dei costumi delle antiche mitologie, dei bastoni sonori e delle maschere ibride in cui l’umano e l’animale convivono sotto nuove e inedite forme; una mostra che ha presentato alcuni risultati della ricerca, esposti insieme a disegni, piccole sculture di frammenti, abiti e alcune teche contenenti materiali fossili e una pergamena.
L’evento finale si è svolto nel dicembre 2014: nello Spazio Cantisani sono stati mostrati i manufatti, i costumi, il materiale di ricerca e di archivio raccolti durante l’anno; nel bar Alpe è avvenuta la proiezione di un video girato nei paesaggi incontaminati che circondano Latronico; nello spazio Arci è stato messo in scena uno spettacolo che, partendo da un testo teatrale recitato da due attori, testo e musica appositamente creati per raccontare la mitologia, ha avviato un’operazione partecipata che ha coinvolto la totalità dei presenti in una performance/festa con gli abiti di scena realizzati durante i workshop.
Apice dell’evento è stata la visione di un dipinto realizzato dall’artista e dai suoi collaboratori sul muro di una casa, attraverso l’uso di una pittura trasparente fosforescente visibile solo al buio, che ha costituito un momento corale e simbolico dell’avvento di Centocapre.
Hanno partecipato al progetto gli insegnanti e gli alunni dell’Istituto Comprensivo Benedetto Croce di Latronico e di Episcopia, il circolo Arci Amici della musica, la compagnia teatrale Teatro 2000, la banda dei fiati, i suonatori di zampogna e ciaramella, e tutte le persone incontrate in piazza.
Giuseppe Giacoia, Madely Schott, Francesco Bertelé
Associazione Culturale Vincenzo De Luca
L’Associazione Culturale Vincenzo De Luca – APS si costituisce nel 2005 a Latronico, in Basilicata. Autofinanziandosi, dal 2008 promuove la residenza per artisti e il progetto di arte pubblica A Cielo Aperto, a cura di Bianco-Valente e Pasquale Campanella, per la costituzione di un museo diffuso all’aperto, in cui sono presenti diverse opere permanenti che dialogano con l’ambiente montano e il tessuto urbano di Latronico. Dal 2017 avvia un laboratorio di ricerca sul suono e la performance, a cura di Francesco Puppo e Giuseppe Giacoia; dal 2019 amplia il programma di residenze con il contributo e la curatela di Giovanni Viceconte. È tra i soci fondatori di STARE, Rete delle Residenze d’artista italiane. Sono stati pubblicati a cura di Bianco-Valente e Pasquale Campanella i volumi: A Cielo Aperto, Pratiche di collaborazione nell'arte contemporanea a Latronico, Postmedia Books 2016 e Per fare un tavolo. Arte e territorio, Postmedia Books, 2021.
Info
Associazione culturale Vincenzo De Luca - APS
Vico Settembrini 2 – Latronico (PZ)
Tel 0973 858896, cell. 339 7738963
associazionevincenzodeluca@gmail.com
www.associazionevincenzodeluca.com
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